La vicenda del rapimento dell'imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini, avvenuto il 17 giugno 1997, fece scalpore sia per la violenza dei rapitori sia per il successivo arresto e la condanna per truffa del generale dei Carabinieri che pretese un miliardo dai familiari della vittima per facilitarne la liberazione. Il film, tratto da "Il mio sequestro", il libro di ricordi scritto dallo stesso Soffiantini, racconta uno dei più lunghi e tormentati sequestri della storia, una terribile prigionia nella quale diventò fondamentale il rapporto tra il sequestrato e i suoi carcerieri, e racconta dei contrasti tra la famiglia e i magistrati per il blocco dei beni, delle indagini della Polizia e del blitz dove rimasero uccisi un rapitore e un ispettore dei NOCS.